A cura di Teatro Akropolis e RETE Danzacontempoligure, la sezione dedicata alla danza contemporanea si articola nei quattro giorni della rassegna, a Palazzo Ducale e a Villa Bombrini, e costituisce un contenitore delle più interessanti proposte legate alla danza contemporanea nazionale e internazionale.
Oslo, 40'
PRIMA REGIONALE
Blue Carousel è una satira sulla seduzione e il potere, che esplora l’oggettificazione del corpo femminile con umorismo e ripetitività di azioni. I performer Bysheim e Patry, ispirati ai rituali d’accoppiamento degli uccelli, creano situazioni provocatorie che fondono finzione e realtà, sostenuti dai ritmi techno del DJ asiangirlsonly.
Bari, 20'
W am I è una performance fluida e in trasformazione: un corpo, un’anima, un contenitore di domande. L’autrice e performer esplora una fisicità che supera il binarismo della danza, aprendo uno spazio di ricerca libera e ibrida.
Rotterdam, 12’
PRIMA REGIONALE
Voce e corpo raccontano la guerra: il trauma si fa gesto, la paura memoria, il movimento resistenza. Una performance nata dalla vicinanza umana e artistica tra il coreografo Maciej Kuźmiński e la danzatrice rifugiata Daria Koval, originaria dell’Ucraina.
Roma, 30'
Un uomo in completo nero danza su un cumulo di ceneri e macerie: forse le sue, forse di un’intera civiltà. Intorno, frammenti di voci e parole come da un televisore impazzito. Tra crolli e sospensioni, cerca una direzione, una luce capace di indicare un nuovo inizio.
Milano, 15'
PRIMA REGIONALE
Due personaggi vagano per il parco, cercando di appartenere al mondo in cui sono capitati. Si incuriosiscono davanti ai passanti, si confondono con il paesaggio e improvvisano danze frenetiche. Si alternano vertiginose distanze, dal vicinissimo al lontanissimo.
Haaltert, 12'
PRIMA NAZIONALE
Rakke (in fiammingo occidentale lite) mette in scena i conflitti e le emozioni tra una madre e un figlio. Tra tensioni, riconciliazioni e domande intime, il lavoro dà forma a una storia personale fatta di legami, scontri e riconoscimenti. Come si risolve?
Berlino, 30'
PRIMA REGIONALE
Ordinary People indaga il confine tra cooperazione e competizione. I performer trasformano la rivalità in armonia, incarnando insieme conflitto, connessione e umanità.
Chambéry, 10’
Due persone, due mondi lontani ma affini, uniti dal silenzio e dalla repressione. In un intreccio di corpi e gesti nasce un dialogo impossibile ma necessario, mosso da un desiderio urgente di libertà. Una presenza invisibile attraversa la scena: forza silenziosa che guida, osserva e, forse, lascia andare.
Fontaines, 20'
PRIMA NAZIONALE
Una performance che indaga la mercificazione delle emozioni, in particolare delle lacrime. Ispirata ai rituali di lutto collettivo e alla “febbre mediterranea”, trasforma il pianto in atto di resistenza, sfidando le norme culturali e di genere sulla vulnerabilità e l’intimità nello spazio pubblico.